PREMESSA

Cercare di analizzare a fondo, in modo esaustivo e completo, lo Spiritismo è un’impresa immane. Tali e tante sono le sue implicazioni in un gran numero delle discipline dello scibile umano che si potrebbero passare anni ed anni di studio e scrivere decine di volumi per poi rendersi conto di aver solo scalfito la punta di un immenso iceberg. Infatti toccheremmo campi come la Filosofia, la Religione, la Psichiatria, la Psicologia, la Medicina, la Chimica, la Fisica, l’Antropologia ecc. Dovremmo indagare sui fenomeni della Macumba brasiliana e le sue sacerdotesse che giungono alla trance bevendo acquavite, fumando sigari e ballando al suono dei tamburi e in questo stato invocano ed evocano spiriti buoni e malvagi e addentrarci negli oscuri, macabri riti del voodoo di Haiti, officiati dalle Mambo e dagli Hungan in onore del Baron Samedi o, come piace definirlo ai suoi seguaci, “BLACK BARON” il Nero Signore dei cimiteri che pretendono, tra l’altro, di creare gli “Zombi”, i morti viventi, per farli lavorare come schiavi. Dovremmo, come Carlos Castaneda, ascoltare gli insegnamenti dei vari Don Juan, maestri dello Sciamanismo, e scoprire con lui gli effetti allucinogeni del peyote, del mescalito e della Hierba do Diablo. Oppure istruirci con il poderoso trattato, sullo stesso argomento, di Mircea Eliade e saremmo costretti ad affrontare lo studio della nuova stregoneria, la Wicca, e delle innumerevoli sette, più o meno segrete, che, a torto o a ragione pretendono di essere in contatto con le dimensioni sovrumane. Ovviamente tutto questo è irrealizzabile, perciò dovremo, molto più modestamente, accontentarci di una piccola sintesi, sicuramente piuttosto lacunosa sulla storia e l’evoluzione di questo affascinante argomento. A questo punto non ci resta che iniziare il viaggio nello straordinario, irresistibile campo di indagini che da molti, forse da troppi, è definito la “scienza dei pazzi”: lo SPIRITISMO.