PREISTORIA DELLO SPIRITISMO

Su Premessa Preistoria dello spiritismo Origini dello spiritismo moderno Lo spiritismo in Europa Studiosi , Medium , Entità Dallo spiritismo alla parapsicologia Lo spiritismo in Italia Conclusione

 

1. PREISTORIA DELLO SPIRITISMO

 

Parlare delle origini dello Spiritismo significa, in ultima analisi, parlare di quelle dell’Umanità. Fin dal suo primo vagito infatti, l’uomo, ha sentito l’impellente bisogno di credere in qualcosa di più grande di lui, di trascendente e di delegare ad individui con particolari peculiarità il compito di fare da tramite con il divino e al divino presentare quindi, in sua vece, bisogni, paure e preghiere sicuro di essere esaudito. Nessuna civiltà è mai stata immune da questa ancestrale necessità. Così vediamo l’antica Babilonia con la sua magia positiva culminante con le nozze sacre tra il dio Marduk e la sua dolce sposa Zarpanit simbolo dell’abbondanza e quella nera, malvagia, praticata dagli stregoni con l’aiuto dei demoni. Vediamo il feroce popolo Assiro pieno di amuleti e talismani per proteggersi dai suoi terrificanti demoni tra i quali il più terribile e temuto era lo spirito femminile di Lamashtù; e gli Egiziani che avevano una vera cultura della morte e un rigoroso cerimoniale per preparare il defunto al grande viaggio nell’Aldilà. Così pure i Persiani con la loro Magia Sacra in onore del Fuoco, della Luce e dello Spirito del Bene contrapposta alla magia nera esercitata dagli stregoni con l’aiuto di Ahriman e dei suoi demoni; e i Greci con l’oracolo di Delfo che godeva di un grandissimo prestigio non solo tra i Greci stessi ma tra tutti i popoli vicini. Possiamo ricordare tra i figli più illustri della Grecia, Apollonio di Tiana, forse il più grande mago e sensitivo di tutti i tempi ma anche, purtroppo, le streghe di Tessaglia, famosissime, che praticavano la stregoneria con orge macabre e spaventose; e a questi possiamo aggiungere i Romani che ovviamente subirono l’influenza magica e religiosa dei numerosi popoli conquistati e i Cinesi, condizionati dalla magia ancor prima di nascere e praticamente fino alla morte ed oltre; e il Giappone, dove il culto dei morti e degli antenati è talmente sentito, anche ai giorni nostri, che praticamente ogni casa diventa, di fatto, un tempio. Come non ricordare la magia africana, basata essenzialmente sul culto delle Anime dei Morti. Per finire poi con il popolo che, per ovvie ragioni, è il più vicino a noi, quello Ebreo. Il Vecchio Testamento è letteralmente tappezzato di fatti e fenomeni che oggi definiremmo paranormali e in questo Sacro Testo troviamo il primo e documentato caso di evocazione spiritica con la strega di Endor che evoca lo Spirito del profeta Samuele per ordine del re Saul ( Nu. –1 Samuele – 28/ 3 e seg. ). Ogni popolo aveva i suoi Spiriti e i suoi Demoni e propri, personali riti e formule per evocarli ed invocarli oppure per scacciarli e proteggersi da loro. Così passano i secoli, cambiano le epoche, antichi popoli scompaiono e ne sorgono altri al loro posto, ma la Magia è sempre lì, più viva e potente che mai, a volte inglobata nella Scienza e nella Religione e per questo onorata e rispettata da tutti e a volte, come nei secoli oscuri del Medio Evo e dell’Inquisizione, a tal punto temuta ed osteggiata che i suoi cultori venivano bruciati sui roghi. Fino ad arrivare ai nostri tempi e alla prima metà dell’Ottocento quando, improvvisamente, comincia timidamente a farsi notare uno strano, sconcertante fenomeno che, apparentemente innocuo, avrebbe ben presto scosso le menti e le coscienze della gente: lo Spiritismo.